Il Ddl obesità è un passo avanti importante per tutelare la salute dei cittadini, che va ora accompagnato con misure concrete per limitare il consumo dei cibi ultra-formulati soprattutto nell’alimentazione dei bambini e dei ragazzi, attraverso una strategia nazionale con obiettivi chiari e condivisi tra istituzioni, scuole e famiglie. È quanto sottolinea Coldiretti Umbria in riferimento all’approvazione definitiva da parte del Senato del disegno di legge che riconosce l’obesità come malattia cronica e introduce un programma di prevenzione e cura.
Un impegno che Coldiretti ha ribadito con il Manifesto per l’educazione alimentare presentato lo scorso giugno, volto a promuovere una strategia nazionale contro l’obesità infantile e l’abuso di cibi ultra-formulati - ricorda il Presidente regionale Coldiretti Albano Agabiti. Centrale in questa visione è il rilancio delle mense scolastiche come luoghi di salute ed educazione, attraverso l’introduzione sistematica di cibo a km zero, stagionale e di filiera corta, superando la logica del massimo ribasso negli appalti che penalizza qualità e sostenibilità. Da anni Coldiretti, con la rete di Campagna Amica - afferma Agabiti - porta avanti attività di educazione alimentare nei mercati contadini, nei villaggi e nelle scuole, mettendo a disposizione anche le fattorie didattiche per percorsi formativi che coinvolgono studenti e famiglie. Significativa infine l’approvazione della legge che istituisce la Giornata nazionale contro il body shaming il 16 maggio, che rappresenta un richiamo al rispetto e alla dignità delle persone, in linea con la promozione di una vera cultura del benessere fisico, psicologico e sociale.
In Umbria grazie al progetto “Lo sviluppo sostenibile e l’educazione alimentare”, siamo impegnate in vari comuni della regione - spiega Rosalba Cappelletti, Responsabile Donne Coldiretti Umbria - per far incontrare mondo della scuola e agricoltura, per potenziare l’educazione alimentare in classe e far crescere la consapevolezza nei bambini e nei ragazzi dell’importanza di consumare cibi salutari e di qualità. Proprio per questo occorre incrementare il consumo di prodotti agricoli del territorio nelle mense pubbliche, a cominciare dalle scuole. Attraverso il contatto diretto tra produttori e ragazzi, intendiamo rafforzare il legame tra ciò che si porta in tavola e il lavoro quotidiano in campagna, contribuendo a formare futuri cittadini-consumatori più attenti alla salute e all’ambiente. Anche a fronte degli ultimi dati del sistema di sorveglianza OKkio alla Salute (2023) secondo cui in Umbria, il 26,6% dei bambini è in eccesso ponderale (sovrappeso o obesità), con il 18,4% sovrappeso, il 7,0% obeso e l’1,2% gravemente obeso, il Ddl va nella giusta direzione, rappresentando un progresso culturale e sanitario di grande importanza. È arrivato il momento - conclude Cappelletti - di contrastare davvero e in maniera forte il dilagare dei cibi ultra-processati e restituire centralità alla dieta mediterranea e ai prodotti agricoli legati al nostro territorio, decisivi proprio come utile strumento di prevenzione dalle malattie.