13 Ottobre 2025
FINALMENTE BUONE NOTIZIE DAL PARLAMENTO EUROPEO: DALL’APERTURA SULL’ETICHETTA D’ORIGINE E STOP AL “MEAT SOUNDING”, AI CONTRATTI SCRITTI E SEMPLIFICAZIONE DELLA PAC. Benefici anche per le imprese agricole umbre.

Un voto che segna un cambio di passo importante per il futuro dell’agricoltura europea e per la tutela del lavoro dei nostri agricoltori. È quanto afferma Coldiretti Umbria nel commentare l’approvazione da parte del Parlamento Europeo delle modifiche al Regolamento sull’Organizzazione Comune dei Mercati (Ocm) e il voto sulla semplificazione della Politica agricola comune (Pac). Le decisioni assunte, accolgono molte delle nostre storiche richieste e rappresentano - sottolinea Albano Agabiti Presidente Coldiretti Umbria - un primo risultato concreto delle mobilitazioni che hanno visto protagonisti anche gli agricoltori umbri, in piazza per difendere reddito, trasparenza e sostenibilità. Grande soddisfazione - spiega Agabiti - per l’apertura all’estensione dell’etichetta d’origine su tutti gli alimenti, un principio di trasparenza che Coldiretti sostiene da anni e che permetterà ai cittadini di conoscere con chiarezza la provenienza dei cibi, valorizzando le produzioni locali e garantendo una concorrenza più leale. Bene anche la preferenza dei prodotti di origine comunitaria e locale in mense e appalti pubblici. Tra le principali novità inoltre - aggiunge Agabiti - lo stop all’utilizzo di denominazioni come “hamburger” o “bistecca” per prodotti vegetali o sintetici, una misura per contrastare il fenomeno del “meat sounding” e tutelare i consumatori da pratiche commerciali ingannevoli, rafforzando al contempo il settore zootecnico, così rilevante pure per l’economia agricola regionale. Sul fronte della filiera agroalimentare - riferisce il Direttore regionale Coldiretti Mario Rossi - il Parlamento europeo ha dato il via libera all’obbligatorietà dei contratti scritti, con la previsione che anche i costi di produzione vengano considerati nella fissazione dei prezzi. Un passo fondamentale - sottolinea Rossi - per mettere fine a pratiche sleali che troppo spesso hanno costretto le aziende agricole a vendere sottocosto, compromettendo la loro sostenibilità economica. Parallelamente - prosegue Rossi - l’approvazione delle misure di semplificazione della Pac rappresenta un ulteriore risultato di rilievo per il mondo agricolo. Le nuove disposizioni introducono maggiore flessibilità e meno burocrazia, con la possibilità, ad esempio, per gli Stati membri, di esentare dagli impegni degli ecoschemi gli agricoltori con meno di 10 ettari e/o con un numero limitato di capi introducendo una reale proporzionalità e riducendo drasticamente gli oneri per le piccole aziende. Le modifiche approvate dal Parlamento - conclude Rossi - dovranno ora passare al voto del Trilogo, ma rappresentano un segnale politico di grande rilievo nel percorso di sostenibilità e semplificazione per le imprese agricole.