9 Ottobre 2010
ZOOTECNIA, BASTIA UMBRA: NON AZZERARE LE IMPRESE A “TAVOLINO”

Le notizie apparse sulla stampa con le quali viene annunciata, da parte del Sindaco, la presentazione il 12 ottobre di un progetto per far chiudere le stalle sul territorio di Bastia Umbra, se trovassero una reale conferma nei fatti, avrebbero a dir poco dello stupefacente.
È quanto afferma Coldiretti Perugia riportando l’amarezza di tanti allevatori soprattutto nell’apprendere del proprio futuro dai giornali, ma anche la loro grande irritazione nel sapere che “altri” stanno decidendo le sorti delle loro imprese: destini, sembrerebbe, già segnati ed incanalati verso “rassicuranti” soluzioni alternative per diversificarne le attività.
È fuori dubbio che la politica debba dare risposte ai cittadini - sostiene Coldiretti - ma cittadini sono anche gli allevatori; soprattutto lo sono i tanti allevatori onesti che sul territorio portano ricchezza e sviluppo economico.
La politica fatta di annunci “sulla pelle altrui” - ribadisce Coldiretti - ha un suo limite intrinseco e non può essere accettata da parte di chi ha investito e lavora duramente ogni giorno con la propria famiglia.
La penalizzazione poi di un intero settore - sottolinea Coldiretti - resta l’espressione di un limite culturale, perché questa Umbria non può essere solo turismo, industria e artigianato; il settore agricolo merita altrettanto rispetto, perché, anche attraverso gli allevamenti, continua ad esercitare quella fondamentale opera di collante che tiene unito il territorio e spendibile il paesaggio.
Non è possibile accettare quindi - conclude Coldiretti - un azzeramento “a tavolino” di imprese che dopo anni di lavoro e impegno, con grande difficoltà, hanno “mantenuto” il territorio e garantito il lavoro a tante famiglie.